La periferia di Milano? A come Assiano, B come Basmetto, C come Cavriano e così via per 166 toponimi diversi. In questo 3° fine settimana Venerdì 21-Domenica 23 maggio, continua “PeriferiArtMi” con un ampio Calendario di “sopralluoghi accompagnati” per far conoscere gli antichi Borghi e nuovi Quartieri della periferia milanese (www.periferiartmi.it).
Prosegue “PeriferiArtMi – antichi Borghi e nuovi Quartieri della periferia”, iniziativa promossa da Consulta Periferie Milano con il patrocinio del Comune di Milano, per far conoscere l’altra Milano attraverso gli aspetti artistici, architettonici, paesaggistici e museali.
Un articolato Calendario di decine di “sopralluoghi accompagnati” a partecipazione gratuita, accolti da associazioni e residenti (info: www.periferiartmi.it). Con l’intento di offrire una conoscenza diffusa della città, ma anche occasioni per prendersene cura, affinchè nessuno dei 166 antichi Borghi e nuovi Quartieri periferici e chi vi dimora rimanga dimenticato, in particolare in questa fase di problematica ripartenza.
A partire dai murales del costituendo Distretto del Fumetto a Foppette-San Cristoforo, dove un migliaio di metri quadrati di un degradato muro di cinta sono stati riqualificati con decine di “quadri” dedicati a Diabolik, ideato nel 1962 dalle sorelle milanesi Angela e Luciana Giussani, e Valentina, creatura della matita di Guido Crepax, nonché dai tre chilometri di murales sul muro di cinta degli Ippodromi di San Siro sotto lo sguardo dell’imponente Cavallo di Leonardo (la più grande statua equestre al mondo con oltre sette metri di altezza).
Quindi, i musei, appena riaperti: in Farini l’esclusivo Museo della Macchina da scrivere, per ammirare 600 pezzi provenienti da tutto il mondo, che ne fanno un museo più unico che raro, anche se «altri 1.600 pezzi sono stipati in uno scantinato in attesa di trovare nuovi spazi», ed in zona Indipendenza il rinnovato Museo dei beni culturali dei Cappuccini, un particolare sguardo su Milano tra arte, storia e fede. Ma, anche Casa Petrarca al Parco delle Cave.
Poi, gli itinerari nel cuore degli Antichi Comuni Milanesi di Baggio, Lambrate e Gorla, ma anche nei borghi storici di Quarto Cagnino e Rogoredo o nel Quadrilatero Aler San Siro lungo il tracciato delle targhe della memoria storica. Oppure, il percorso dalla Stazione FS Milano-Certosa, la più antica di Milano (1858), fino alla chiesa più recente (2017), la Pentecoste a Quarto Oggiaro.
Ancora, l’ex Istituto Marchiondi, lasciato in uno stato di abbandono e di degrado ai margini dell’abitato di Baggio, mentre il MoMA-Museum of Modern Art di New York ne ha esposto il plastico per l’intrinseco valore architettonico. Invece, al Lorenteggio fa bella mostra di sé la millenaria Gesetta di lusert, la più piccola chiesa di Milano, mentre altrettanto millenarie sono le marcite del Parco delle Cave con la Cascina Linterno ed i suoi antichi ma attuali aspetti agresti e la relativa biodiversità.
Infine, l’Abbazia di Santa Maria Bianca della Misericordia al Casoretto, che ha visto ultimato il campanile nel 1490, ma anche il Milan War Cemetery nel Parco di Trenno, a pochi passi da Cascina Bellaria, esempio forse unico a Milano, dove tutto è accessibile, dai giochi alla struttura abitativa.
Sono ormai un centinaio i “soprallluoghi accompagnati” resi possibili dalla fattiva disponibilità, accoglienza e passione di 31 associazioni ed enti. A Milano, periferia … (www.periferiartmi.it).
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PS – Nota di servizio Covid, visto che non pochi sbagliano a seguito di comunicazioni, anche giornalistiche, errate: il Centro vaccini Covid denominato Hub Trenno, non è nel Parco di Trenno, bensì a 2,5 Km. di distanza, in fondo a Via Novara, all’altezza del borgo di Figino. Ma questa è un’altra storia, di periferia poco conosciuta.