Nov 232012
 

Bella giornata quella dello scorso 17 novembre in Cascina Caldera (Parco delle Cave – Ovest di Milano), promossa dal Consorzio DAM (Distretto Agricolo Milanese). Per i più piccoli, un’occasione per vedere dal “vivo”, magari per la prima volta, galline, oche, conigli, mucche, cavalli ed altri animali, ma anche di partecipare a laboratori per la produzione di burro e formaggio, nonché di assistere alle esibizioni dei falconieri con i loro volatili. Per i più grandi, anche la possibilità di fare una spesa nei “Mercati in Cascina a Km 0” (maggiori informazioni  sul sito di Consorziodam).

Milano “agricola”Sempre in tema agricolo, da segnalare l’appuntamento dello scorso 21 novembre a Palazzo Reale sul tema “Agricoltura e sviluppo rurale milanese”, con la partecipazione degli Assessori con delega all’Agricoltura di Comune di Milano, Provincia di Milano e Regione Lombardia, che ha chiamato a raccolta tutta una serie di addetti ai lavori. Un’occasione di confronto sulla valorizzazione del sistema rurale milanese, capace di coniugare attività produttiva, paesaggio e ambiente, e di concorrere alla crescita della qualità della vita sociale e del territorio. A tale proposito, sono stati presentati anche progetti ed iniziative in corso: Piano strategico di sviluppo rurale del Distretto Agricolo Milanese; Costituzione del Comitato di Distretto; Progetto Rurban; Progetto Bioregione; Orti urbani – “ColtivaMI”; Mercati agricoli (informazioni sul sito di Agricity).

Potrà sembrare strano, ma a Milano (capitale industriale, ieri, e del terziario avanzato, oggi) una vera fattoria la trovi a quattro passi dal Duomo, in periferia. Infatti, nella nostra città esiste una realtà “contadina” di un certo rilievo. Milano è la seconda città agricola d’Italia, con una superficie coltivata di 2800 ettari – circa il 16% del territorio cittadino – da oltre cento aziende ad indirizzo cerealicolo, zootecnico e florovivaistico.

Ma i milanesi lo sanno? Le risposte ad un’indagine condotta da “CPMdati”, sono state le seguenti:

1. Qual è la percentuale di territorio coltivata? Il 13% degli intervistati ha risposto meno del 5%, mentre il 35% ha risposto meno del 10%. Invece, secondo il 38% la superficie coltivata si attesterebbe tra il 10 ed il 20%.

2. Quante aziende agricole ci sono? Ad un 13% di intervistati che risponde “non so”, se ne affianca un 45% che risponde “meno di 20”, mentre un altro 25% risponde “meno di 50”.

Risposte che non devono sorprenderci, che fanno parte di una “cultura” che da sempre vede la campagna come un luogo “vuoto”, in attesa di un utilizzo diverso.

Cultura – Proprio l’incontro a Palazzo Reale ha evidenziato la necessità di un cambio “culturale”, ma l’argomento è rimasto un po’ sospeso, senza trovare delle risposte operative conseguenti. Infatti, c’è una distanza da colmare tra la percezione “agricola” dei milanesi e la realtà. Da questo punto di vista, da una parte sono abbastanza numerose le iniziative “agricole” promosse da una variegata articolazione di soggetti, dall’altra tanta ricchezza è come dispersa in mille rivoli, finendo così per avere una limitata incidenza cittadina.

“AgriCultura” – In tal senso, già da tempo ha preso avvio un percorso, peraltro un po’ “carsico”, con l’obiettivo di attirare l’attenzione sulla realtà agricola cittadina, sostenenendo e veicolando in modo organico le varie iniziative di promozione “agricola”. I protagonisti di tale percorso sarebbero sia i soggetti sociali che quelli istituzionali. Un Progetto “AgriCultura” per aiutare i milanesi a conoscere la realtà agricola cittadina, scoprendo anche il contributo che l’agricoltura può fornire per una crescita equilibrata della nostra città. D’altra parte, il tema dell’Expo 2015 è proprio “nutrire il pianeta”, anche se sono ancora troppi coloro che non lo sanno.

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