Dic 222014
 

BeruschiNelle case popolari, occupazioni fa rima con preoccupazioni, soprattutto per gli anziani, che vivono con particolare malessere questa “condizione sociale”. Ma c’è chi sfida questo stato di cose. Sono i 150 anziani che Martedì 23 dicembre partecipano all’VIIIª edizione di “Natale in … Festa con gli Anziani”. L’iniziativa è promossa da “SolidArte” – associazione benefica costituita da persone del mondo dello spettacolo e dell’arte, quali Enrico Beruschi, Oriella Dorella e altri – in collaborazione con l’Associazione Emergenza Anziani ed i Custodi Sociali del Comune di Milano, con il patrocinio di Comune di Milano e Regione Lombardia.

CPM-FestAnziani ridottoGli anziani, accompagnati in pullman dai Custodi sociali, saranno accolti in Cascina Bellaria, situata nel Parco di Trenno, sede di Atlha onlus (Associazione per il tempo libero delle persone disabili). Nel corso degli anni, sono stati oltre 1.200 gli anziani che hanno partecipato all’iniziativa. La giornata inizia con la celebrazione della S. Messa, cui seguono il pranzo, servito da numerosi volontari di varie associazioni, quali l’Associazione Poliziotti Italiani, l’Associazione Nazionale Carabinieri e l’Associazione per il Policlinico Onlus, mentre l’intrattenimento sarà animato da vari personaggi dello spettacolo. Non mancheranno anche alcuni semplici doni che verranno consegnati alla conclusione della giornata.

Natale in … Festa con gli Anziani” si inserisce nel più ampio contesto dell’azione di Consulta Periferie Milano, rivolta alla “rigenerazione socio-abitativa” nei quartieri di edilizia residenziale pubblica. Se Milano, nel suo complesso, fosse stata una città attenta, con una classe dirigente attenta (istituzioni, economia, cultura, informazione), non ci troveremmo ad avere interi quartieri popolari “periferici” lasciati in condizioni socio-abitative addirittura pericolose, aggravate da un patrimonio abitativo pubblico (Aler e Comune di Milano) di circa 9.000 appartamenti inutilizzati».

Screenshot 2014-12-22 16.08.53Infatti, ”Non lasciateci soli!” è l’appello che più volte è stato rivolto alla città dagli abitanti nei quartieri popolari. Ma, qualcuno ascolta? Nei quartieri popolari è necessario uscire dalla consueta logica emergenziale, di corto respiro, che fa spendere un sacco di soldi, ma lascia le cose come sono, per passare ad interventi strutturali, tra l’altro immettendo energie nuove, fresche. Come Mapping San Siro, iniziativa del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani nell’ambito del progetto Polisocial del Politecnico. Alcune decine di studenti e docenti hanno provveduto a riattare uno spazio commerciale da tempo in disuso, reso disponibile da Aler, tinteggiandolo ed arredandolo e ci hanno messo anche delle grosse fioriere, che sono state un po’ un banco di prova con i residenti che, dapprima, si sono mostrati scettici, preoccupati da possibili vandalismi. Adesso, invece, portano fiori e piante. Ecco, delle energie nuove mettono in moto anche quelle già presenti, anche se un po’ sopite.

Adesso, ci aspettiamo che il progetto Polisocial contagi anche altre Università, inondando con migliaia di studenti e docenti i quartieri periferici della nostra città. Perché gli anziani, al di là della semplice festa che organizziamo e che è gradita, hanno bisogno di dimorare in condizioni normali, serene. E non solo gli anziani.

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