Gen 132014
 

“Lilì, lilò, damm j legn de fà el falò”. Quella che si appresta a vivere anche Milano sarà una sorta di settimana dei Falò di Sant’Antonio – nella ricorrenza liturgica di Sant’Antonio Abate (17 gennaio), patrono di macellai e salumieri, contadini ed allevatori e protettore degli animali domestici – che rischiareranno le notti nella campagna milanese. Sì, perché Milano, capitale industriale prima e del terziario avanzato poi, ha una presenza agricola di tutto rispetto, con circa il 17% del suolo coltivato, potendosi così fregiare del titolo di 2° comune agricolo d’Italia… anche se i milanesi non lo sanno.

Così, proprio per far conoscere la realtà agricola milanese, ormai da qualche lustro ha ripreso sempre maggiore consistenza la tradizione dei falò, grazie all’iniziativa sia di aziende agricole che di associazioni culturali. Una presenza agricola che deve sempre più entrare nella consapevolezza dei milanesi e che è anche l’obiettivo del Progetto AgriCultura, avviato con la partecipazione di una serie diversificata di realtà associative (Consorzio DAM-Distretto Agricolo Milanese, Consulta Periferie Milano, Associazione Amici Cascina Linterno, Centro studi Con Milano Ovest e Fondazione Milano Policroma) anche in vista di Expo 2015.

In proposito, apriamo una parentesi: le risposte al questionario “La qualità della vita percepita dai residenti” (sito del Corriere della Sera, elaborazione MeglioMilano) evidenziano che il 48,6% dei milanesi dice di non saperne abbastanza dell’Expo (e sì che il 47% di chi ha risposto ha una laurea magistrale!). Peraltro, anche una precedente indagine condotta da “CPMdati” portava alla medesima conclusione. Allora, perché le pubblicità di Expo 2015 non riportano il tema che, lo ricordiamo, è Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita?

Ma ritorniamo ai falò. Ogni anno che passa, aumenta sempre più il numero di partecipanti, grandi e piccini, che assistono ad uno spettacolo unico, con lingue di fuoco che raggiungono anche alcune decine di metri di altezza, ed esprimono un gesto di vicinanza a chi lavora la terra anche nella nostra città. L’ardere dei fuochi (visualizza il Calendario degli eventi) avrà luogo tra l’altro al Parco Lambro (Cascina Biblioteca), al Parco del Ticinello (Cascina Campazzo), nei borghi di Figino, Quinto Romano (Cascina del bosco) e Muggiano (Cascina Molino del Paradiso), a Boscoincittà (Cascina San Romano) ed al Parco delle Cave (Cava Aurora e Cascina Linterno). In buona parte dei casi, i falò saranno preceduti dalla benedizione degli animali ed avranno anche degli accompagnamenti musicali. Ovunque, non mancheranno punti di ristoro con vin brulé, the caldo, cioccolata, latte e dolci. Sarà un’occasione per immergersi nella natura della nostra città, che va salvaguardata. “Lilì, lilò, damm j legn de fà el falò”.

Mercoledì 15 gennaio 2014 (ore 17.30-19) all’Urban Center di Milano (Galleria Vittorio Emanuele II°, MM1 e MM3 Duomo), è La Periferia dei Falò di Sant’Antonio il tema trattato nel corso del 1° appuntamento del 2° Ciclo “Periferia InConTra”. Tra gli altri, intervengono: Gianni Bianchi (presidente Amici della Cascina Linterno), Antonio Vettese (Consorzio DAM-Distretto Agricolo Milanese), Riccardo Tammaro (Fondazione Milano Policroma), Walter Cherubini (Consulta Periferie Milano), Giorgio Bacchiega (docente di Analisi dei testi audiovisivi, Università Cattolica).

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