Apr 102014
 

Primi fuochi di banlieue a Milano? Il rincorrersi delle auto bruciate in Via Diotti, in quel di Baggio, periferia Ovest di Milano, ha fatto emergere la preoccupazione che possa accadere qualcosa di simile a quanto già avvenuto a Parigi, Londra e, lo scorso anno, a Stoccolma. In ogni caso, è un segnale della situazione fuori controllo in cui versano alcune aree cittadine, in particolare nei quartieri di edilizia pubblica. Da questo punto di vista, c’è da chiedersi che città sia Milano (e che cittadini siamo noi milanesi?), che lascia inutilizzati 8.500 (!!) appartamenti di proprietà pubblica, con interi quartieri dove il “male dell’abitare” è palpabile: una città con il “cuore in mano”? Mah …

Peraltro, sempre in tema di abitare, ci sono anche note positive. E’ di questo periodo la presentazione del libro “DAR CASA, cronaca di un sogno realizzato”, storia ventennale della cooperativa Dar Casa, che gestisce 200 appartamenti di proprietà di Aler e Comune, vero esempio di housing sociale proprio nei quartieri che chiedonhttp://www.periferiemilano.com/wordpress/wp-content/uploads/2014/04/logo.jpgo una urgente “rigenerazione socio-abitativa”. Poi, ha festeggiato i 120 anni la cooperativa Abitare che, nella periferia Nord di Milano, tra Affori, Dergano e Niguarda, gestisce oltre 2.700 appartamenti con costi di ristrutturazione più che dimezzati rispetto alle gestioni pubbliche, con ampi spazi destinati agli usi sociali e culturali. Infine, ma non ultima, la realtà delle cosiddette “autogestioni” fatte direttamente dagli inquilini delle Case Aler che, come al Gratosoglio, rappresentano un esempio di assunzione di responsabilità degli inquilini, ma anche un risparmio del 30% dei costi. Insomma, realtà importanti che dimostrano che un altro abitare è possibile.

Il tema verrà affrontato nel corso del 3° appuntamento del Ciclo “Periferia InConTra”:

“Dar Casa” nei quartieri popolari periferici
Lunedì 14 aprile 2014 – ore 17.30-19.30
Urban Center di Milano – Galleria Vittorio Emanuele II° (MM1/MM3 Duomo)

Al momento, sono confermati i seguenti contributi (in aggiornamento):
Piero Basso, Autore del libro “DAR CASA”
Sergio D’Agostini, Presidente Cooperativa DAR Casa
Achille Colombo Clerici, Presidente Assoedilizia
Giovanni Poletti, Presidente ABITARE società cooperativa
Michele Valtorta, Comitato Autogestione ALER Gratosoglio
Angelo Foglio, Settore Politiche per la Casa del Comune di Milano
Aldo Ugliano, Presidente Consiglio di Zona 5
Paolo Limonta, Ufficio Relazioni con la Città del Comune di Milano
Walter Cherubini, Consulta Periferie Milano

Quindi, contributi dall’interno dei quartieri popolari, ma anche dall’esterno, perché la responsabilità sulla situazione del patrimonio edilizio pubblico è di tutta la città. Sarà l’occasione per fare emergere una proposta che, grazie ad un apporto multilaterale, concorra a realizzare una “rigenerazione socio-abitativa”. Ma, che tenga d’occhio anche i costi, proponendo nuovi criteri gestionali, recependoli da altre realtà che li hanno già resi operativi, perché “non si può pensare di risolvere un problema con lo stesso modo di pensare che lo ha generato”. 8.500 appartamenti di proprietà pubblica sono lì che attendono, da troppo.

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